Quante avventure alla ricerca dei dolcetti nascosti nelle ante più alte
della credenza! Mi sentivo come un esploratore alla ricerca del
tesoro! Creavo impalcature con le sedie per riuscire ad arrampicarmi
fino a raggiungere lo scrigno e il suo dolce contenuto!
Tra
le tante, amavo entrare nelle pasticcerie e
osservare nella vetrina del bancone quei piccoli pasticcini
allineati, uno dietro l’altro, come soldatini sul loro vassoio
dorato. Quanta magia doveva esserci in quei piccoli gioiellini uno
uguale all'altro.. ma come faranno mai?! Che belli che erano,
sfavillanti e profumati!
I
dolci hanno quindi sempre rappresentato per me un momento di gioia,
di festa e di scoperta. Trovavo la mia Sugarland
in una fetta di pane con la marmellata, in un biscotto al cioccolato
o in un bignè alla crema. La mia Sugarland
era quel mondo, quel momento dedicato a me e a fare quello che mi
piaceva.
Crescendo
questo amore si è sviluppato e ho cominciato non solo a mangiare ma
anche a fare dolci! Facevo torte nei momenti di pausa e di relax..
nei lunghi di pomeriggio di studio la “pausa torta” era il
momento che più aspettavo.. era la mia Sugarland,
quel momento dedicato a me, era il momento della creatività e del
gioco, della spensieratezza e della positività. Nella mia Sugarland,
le preoccupazioni svanivano e i pensieri negativi volavano via. Nella
mia Sugarland facevo magicamente il pieno di energia.
Nessun commento:
Posta un commento