domenica 18 agosto 2013

Quante avventure alla ricerca dei dolcetti nascosti nelle ante più alte della credenza! Mi sentivo come un esploratore alla ricerca del tesoro! Creavo impalcature con le sedie per riuscire ad arrampicarmi fino a raggiungere lo scrigno e il suo dolce contenuto!
Tra le tante, amavo entrare nelle pasticcerie e osservare nella vetrina del bancone quei piccoli pasticcini allineati, uno dietro l’altro, come soldatini sul loro vassoio dorato. Quanta magia doveva esserci in quei piccoli gioiellini uno uguale all'altro.. ma come faranno mai?! Che belli che erano, sfavillanti e profumati!

I dolci hanno quindi sempre rappresentato per me un momento di gioia, di festa e di scoperta. Trovavo la mia Sugarland in una fetta di pane con la marmellata, in un biscotto al cioccolato o in un bignè alla crema. La mia Sugarland era quel mondo, quel momento dedicato a me e a fare quello che mi piaceva.
Crescendo questo amore si è sviluppato e ho cominciato non solo a mangiare ma anche a fare dolci! Facevo torte nei momenti di pausa e di relax.. nei lunghi di pomeriggio di studio la “pausa torta” era il momento che più aspettavo.. era la mia Sugarland, quel momento dedicato a me, era il momento della creatività e del gioco, della spensieratezza e della positività. Nella mia Sugarland, le preoccupazioni svanivano e i pensieri negativi volavano via. Nella mia Sugarland facevo magicamente il pieno di energia.


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